Chi c’è dietro ad una pagina Instagram o Facebook? Il Social Media Manager.
Quella figura professionale che crea i copy, i post e le stories. Colui che cerca sempre contenuti coinvolgenti, grafiche “strappa-like” e controlla sempre gli insights.
Ma che cosa pensa il Social Media Manager quando crea un contenuto? Come fa a sapere quali sono le regole d’oro per una campagna Facebook ADS?
Lo chiediamo direttamente a lui, anzi, a lei, la nostra Social Media Manager: Marella D’Avino!
Ciao Marella, tu sei Social Media Manager di Piano Social. Che studi fa un social media manager?
Ciao Sofia! Ciò che ti spinge a fare il Social Media Manager non è un vero e proprio percorso di studi, è più una passione! Io, ad esempio, ho frequentato una triennale in Lettere e poi mi sono specializzata in Editoria e comunicazione; altri Social Media Manager, invece, hanno studiato Economia, Marketing aziendale o Ingegneria Gestionale. Detto questo, per chi è interessato ci sono master, corsi e specializzazioni ad hoc molto ben fatti e interessanti!
Perché sei diventata Social Media Manager?
Perché il mondo della comunicazione e della pubblicità mi affascina fin da quando sono adolescente: l’idea di usare la parola perfetta, che ci porta a compiere delle scelte ben precise, è bellissima. Con la nascita dei Social Media e dei Social Network, questa mia passione è cresciuta sempre più e ora è diventata anche il mio lavoro.
Quali sono le difficoltà di un lavoro come il tuo?
Essere sempre un passo avanti a ciò che succede fuori dall’ufficio: il mondo dei Social cambia a velocità della luce, quindi se non c’è un aggiornamento costante e quotidiano sei out (o come dicono ora gli adolescenti, un “boomer”).
Quanto è importante il rapporto diretto con il cliente nel tuo lavoro?
Da 1 a 10? 10 all’ennesima potenza. Se non riesci a capire che cosa il cliente vuole comunicare rischi di creare contenuti completamente sbagliati e non in linea con le sue esigenze e con il suo pubblico.
Come si struttura un buon piano editoriale?
Il piano editoriale perfetto è quello che riesce a creare una dinamicità nei profili alternando i post sui diversi Social Network, capendo qual è l’orario perfetto per pubblicare un contenuto, tenendo conto delle varie Giornate Mondiali e festività, delle tendenze…
Facebook e Instagram, sono diversi? E perché?
Se uno sta di casa a New York, l’altro è a Tokyo: sono Social molto diversi, ma soprattutto con utenti molto diversi. Facebook nasce prima come strumento per creare relazioni, poi come mezzo per condividere i propri pensieri a mo’ di blog; Instagram, invece, è stato fin da subito usato per condividere immagini qualitativamente altissime di paesaggi, cibo e se stessi. Ora Facebook viene usato per lo più da utenti che hanno più di 25 anni, mentre Instagram è in voga anche e soprattutto tra i più giovani.
La soddisfazione più grande per un Social Media Manager?
Creare il meme di tendenza! No scherzo (forse!): la soddisfazione più grande è riuscire a capire qual è la comunicazione più efficace per un brand e portare questo, con i contenuti grafici e testuali ad hoc, a livelli altissimi di Brand Awareness.
Senza svelarci il tuo segreto, quale pensi che sia la chiave del successo su un Social Media?
Coinvolgere, coinvolgere, coinvolgere: se i contenuti che crei non riescono a far fare alcuna azione a chi ti segue, vuol dire che hai usato la chiave sbagliata.
Dimmi 3 tool indispensabili per un Social Media Manager:
Hootsuite o Creator Studio per la programmazione e la pubblicazione dei contenuti; Ninjalitics o Facebook Insights per l’analisi dei dati sui profili Instagram e Facebook; Canva per la realizzazione di grafiche (esperti di Photoshop e Illustrator, non uccidetemi).
Dimmi 3 qualità che un Social Media Manager deve avere secondo te:
Curiosità, ironia e capacità di analizzare e interpretare i dati. Questa me l’ero preparata, lo ammetto.