Avete mai sentito parlare di “Slushy”? No, non ci riferiamo alle granite aromatizzate, ma al nuovo social che sta facendo impazzire Google Trends!
Noi di Piano Social ci siamo messi all’opera e abbiamo iniziato a studiare trend e piattaforma e siamo rimasti davvero colpiti da come il mercato delle app stia virando verso piattaforme che non mettano al bando immagini osè, provocatorie o linguaggio spinto.
Prima OnlyFans, ora Slushy: cosa cambia tra i due social e in cosa consiste quest’ultimo?
Cos’è Slushy
Cos’è Slushy? È un’app di monetizzazione per creator che ha come scopo quello di “risolvere” i problemi di piccola censura che i creatori digitali hanno. I fondatori, David Gross e Fred Spivock, affermano che quest’app è uno “spazio incentrato sul business” a cui si può accedere solo su invito e che offre contenuti solo ai fan dei creator. Secondo i due fondatori, infatti, mancava sul panorama dei social, una piattaforma che permettesse realmente di monetizzare i contenuti creati. “Il grosso problema [per i creator ndr] è che devono mandare i loro fan al di fuori delle app per convincere gli utenti ad acquistare i contenuti su OnlyFans o Patreon”.
Ecco quindi cos’è e perché esiste Slushy.

Come funziona Slushy
Molti dicono di pensare a Slushy come a un mix tra OnlyFans e TikTok: qui i creator possono produrre qualsiasi tipo di contenuti: video, foto, stories, live streaming.
L’iscrizione è gratuita se vi iscrivete come membri, e per diventare creatori si deve essere invitati da altri.
C’è anche la possibilità di addebitare l’importo di un contenuti agli utenti dato che esistono opzioni per contenuti gratuiti, con abbonamento o pay-per-view. Secondo alcune testimonianze ci sarebbe un guadagno del 20% per Slushy, l’80% rimarrebbe ai creator.
I follower hanno anche la possibilità di interagire con gli influencer inviando loro messaggi, dando delle “mance”, invece, possono stabilire un contatto più diretto richiedendo messaggi personalizzati con video o foto.
Oltre alla possibilità di monetizzazione, Slushy si impone sul mercato anche per la sua estrema libertà di espressione: permette di pubblicare tutto ciò che si vuole (a patto che sia legale). Come è possibile? È fattibile perché Slushy non dipende da pubblicità e non si trova sull’App Store, che invece impone linee guida alle app.
Secondo Gross “ci sono moltissimi creatori che hanno un vasto pubblico e i loro account vengono continuamente chiusi. Se sei una persona che vende contenuti questa situazione è insostenibile”.
Slushy e Onlyfans
Ora che sappiamo cos’è Slushy, cerchiamo di capire cosa lo differenzia da Only Fans. Innanzitutto, il formato prevede lo scorrimento verticale come TikTok e questo fa sì che gli utenti rimangano sul social più a lungo e visualizzino quanti più post o video possibili.
Poi, Slushy permette di interagire con i propri beniamini, prevede abbonamenti che variano a seconda di quanto il creator desidera condividere o addebitare. Inoltre, sono in arrivo le stories su abbonamento: una sorta di “stories per amici stretti” di Instagram ma per gli abbonati.
Noi di Piano Social siamo curiosi di scoprire il futuro di quest’app, nel frattempo se avete bisogno di una consulenza personalizzata sui social potete contattarci senza impegno qui.